Metti una sera a cena come tante altre fra un gruppo di amici che ha condiviso aneddoti, esperienze sul campo, vittorie ma anche sconfitte. Esperienze di vita, di campo, dietro a un pallone che rotola ancora oggi ma che non sembra più lo stesso, almeno per quello che è sempre stato il loro modo di intendere il calcio.

Tra una conviviale e l'altra si sono ritrovati tanti ex Siracusa Calcio e un'attuale figura presente tutt'oggi in seno alla società aretusea che milita in Eccellenza, ovvero Elio Gervasi, il “signore dello sport siracusano e non solo”, che svolge il ruolo di addetto agli arbitri. E dove si sarebbero potuti ritrovare se non in un luogo che “profuma” di sport oltre che di arte e cultura perché immerso praticamente all'interno del Teatro Greco? 

Al “Teatro” da Valter Forti (figlio dell'indimenticato e compianto ex giocatore prima e presidente poi Beppe Forti) che ospita spesso squadre, calciatori e sportivi ("non ultimo il Modica di Giancarlo Betta che ha giocato in Coppa Italia a Canicattini e mercoledì prossimo il Ragusa che sarà di scena nel turno infrasettimanale contro il Siracusa…", ci rivela lo stesso Valter) si sono così ritrovati, oltre che Elio Gervasi, gli ex e indimenticati tecnici Paolo Lombardo e Giuliano Sonzogni, ma anche i medici Mariano Caldarella e Salvo Arcieri, il grande ed ex capitano Amedeo Crippa, il preparatore atletico Feliciano Di Blasi e il dirigente che ha seguito da una vita il settore giovanile Franco Branciamore, “fido” proprio di Paolo Lombardo in questa fase in cui l'ex tecnico e maestro di tanti attuali allenatori protagonisti persino nella massima serie, che spesso si rivolgono all'aretuseo ancora oggi per consigli, tecnici e schemi da adottare. Proprio quanto di cui si è parlato (e non solo) fra una portata e l'altra perché il calcio non può non essere l'argomento principe con loro (presente anche Nuccio Porchia che ha solo “sfiorato” la maglia azzurra, essendo poi diventato una bandiera a Vittoria e Floridia oltre che in tante altre piazze siciliane dove l'ex terzino ha militato in carriera). E tra una fede e l'altra anche uno sguardo al Siracusa calcio: “Che peccato vederlo lì e che tristezza per quanto tutti siamo legati a quella maglia, quei colori, quello stadio”, il commento unanime. Uno sfondo azzurro, dunque, in una sera per la quale si sono rivissuti momenti indimenticabili che rimarranno sempre impressi nella memoria di tifosi, appassionati e amanti del vecchio leone aretuseo. 


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