Napolitano (foto Cinardo - Mf Sport)
Napolitano (foto Cinardo - Mf Sport)

Nemmeno il tempo di godersi il successo europeo e l'Ortigia si è rituffata in acqua. Mercoledì alle 15 ancora alla “Caldarella” la terza di andata della A1 maschile metterà il sette di Stefano Piccardo di fronte al forte Brescia. Un altro banco di prova importante per gli aretusei, reduci dalla sfida molto intensa contro i greci del Panionios e che dovranno recuperare in fretta le energie anche per provare a risalire ancora in classifica dopo il pari interno con la De Akker e il successo di Salerno.

In questi giorni, però, ha fatto molto parlare di sé, lo sfogo del capitano Christian Napolitano, stanco del fatto che l'Ortigia sembra non riscuotere quell'interesse necessario dalla città e dalle istituzioni in primis.

“Mi dispiace non vedere la piscina piena, perché è un peccato non venire ad assistere a uno spettacolo come questo - ha detto Napolitano -. Io l’ho vissuto in acqua ed è stato pazzesco. Noi diamo l’anima e, mi dispiace dirlo, ma la città ancora non ha capito dove siamo e che cosa siamo. Ci considerano uno sport minore, forse, ma ad ogni modo noi, anche senza quella parte di pubblico, andiamo avanti, perché siamo orgogliosi di quello che siamo e che facciamo e ringrazio quella poca gente che ci sostiene e viene a guardare le partite e ad esultare con noi. Come sempre, non c’era nemmeno un’autorità ad assistere a una partita di livello europeo. Siamo uno sport piccolo, che va avanti con le proprie forze, da solo, ne prendiamo atto e andiamo avanti così. Poi, se conquisteremo qualche medaglia o qualche titolo, magari andremo a festeggiare da un’altra parte...”.


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