Sport e salute, un binomio che a Priolo si rafforza grazie al progetto “Diagnosi, Prevenzione, Terapie dei Paramorfismi nell’età giovanile”, presentato stamani all’istituto comprensivo Manzoni-Dolci.

Il progetto di prevenzione sanitaria è della Palestra Salusport con Rosamaria Piccione e Gino Coppa, patrocinato dal Comune e per il quale è stata fondamentale la collaborazione dello stesso istituto scolastico di via De Gasperi rappresentato dal dirigente Enzo Lonero.

“Quando si parla in ambiente scolastico in forma di prevenzione tutto ciò assume una valenza elevata per la collettività - ha detto quest’ultimo -. Se avessimo fatto prevenzione alla nostra età forse avremmo qualche problema in meno. C’è una sinergia fra più soggetti, così come fra gli specialisti in campo per questa attività che è stata estesa alle classi quinte e quarte della scuola primaria”.

Maria Grazia Pulvirenti, sindaco facente funzione, ha aggiunto: “la prevenzione dei nostri ragazzi è basilare. Parliamo di uno screening su circa 500 ragazzi e oltre ed è una pratica determinante in un’era dove prevalgono telefonini e social. Qui non parlo da amministratore comunale ma da mamma e non si può che essere soddisfatte di un progetto che si svilupperà per diversi mesi”. Concetto ribadito anche dall’assessore comunale allo Sport, Federica Limeri, la quale ha parlato di “progetto lungimirante e noi amministratori non possiamo che supportare questi eventi di Sport e Salute”.

Anche Alessandro Biamonte, Presidente del consiglio comunale, ha sottolineato l’importanza del progetto in relazione al fatto che “in famiglia non c’è più la cultura della prevenzione e questa cosa garantisce a chi non ha possibilità economiche di poter fare attività a costo zero”.

Gino Coppa ha presentato lo staff di specialisti che saranno in campo nei prossimi mesi con soggetti dai 9 ai 13 anni e spiegato che “il progetto avviene in vari step con il coinvolgimento di tutti, soprattutto le famiglie. Quando lo staff entrerà nella scuola, potrà già cogliere i primi segnali su eventuali problemi; se ci saranno alterazioni della postura, gli alunni verranno subito avviati alla ginnastica posturale. E successivamente si interverrà per la correzione e quindi il consolidamento, avvicinando i ragazzi a sport simmetrici come il basket, il nuoto guidato terapeutico e altre attività”.

La fisiatra Caterina Di Mauro (in rappresentanza del presidente dell’Ordine dei medici, Anselmo Madeddu), ha infine concluso parlando di “un deserto di informazioni o eccesso sulla facile fruizione di attività che è deleterio per i giovani. Oggi c’è una vita frenetica che caratterizza tutti e che non ci porta a prestare attenzione a problemi che possono sembrare banali ma che invece non lo sono. Ecco perché il progetto è fondamentale in relazione ai giovani coinvolti dai 9 ai 13 anni. Dobbiamo sfatare dei falsi miti sul fatto che ad esempio il nuoto sia la panacea di tutti i mali, quando invece un’altra attività potrebbe essere più consona su un determinato soggetto con una particolare patologia. Ma occorre prima verificare bene il problema, ci sono studi in corso su quanto incidano ad esempio i telefonini e la postura applicata nel maneggiarli”.

E infine, uno dei membri del Comitato tecnico scientifico, Sebastiano Alicata, ha chiosato: “da anni svolgo visite agonistiche e non, a livello sportivo: vedo tanti bambini a 7 anni che sono obesi o già in sovrappeso. E siccome ciò coinvolge le fasce più deboli, questo progetto casca a fagiolo, perché darà la possibilità a tutti, di poter correggere problemi e sperare in persone che più avanti negli anni possano così trarne beneficio”.


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