Avrebbe compiuto 60 anni a febbraio del prossimo anno e magari avrebbe voluto festeggiare con il suo Siracusa proiettato di nuovo verso il professionismo. Ma stavolta non ce l’ha fatta, Carmelo Rametta, storico capo ultras azzurro salutato con grande partecipazione da numerose tifoserie, addetti ai lavori e società. Come anche il Siracusa del quale lo stesso Rametta era sempre stato in prima linea, fra trasferte e gare casalinghe, summit societari e incontri, anche recenti, per conoscere programmi e progetti della nuova società. Aveva festeggiato poche settimane fa in campo il ritorno del Siracusa in Serie D e qualche mese prima il ventennale della Curva Anna, nome della mamma a cui era stato intitolato lo storico settore dello stadio Nicola De Simone. Molti di lui hanno scritto nelle ultime ore che Carmelo Rametta aveva permesso di far girare il nome di Siracusa sportiva in giro per l’Italia, con la propria presenza e con l’incentivo, verso le giovani generazioni, di continuare a sostenere il Siracusa ovunque e dovunque perché era la maglia ciò che contava. Adesso “spingerà” i suoi amici e colleghi ultras da lassù consapevole di aver dato tutto per il Siracusa calcio.

L’ultimo saluto avverrà mercoledì alle ore 16 nella chiesa di Santa Rita in corso Gelone.


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