Maggio contrastato da Mbaye (foto Simona Amato)
Maggio contrastato da Mbaye (foto Simona Amato)

Secondo miglior attacco e migliore difesa. Secondo posto con un leggero distacco su Scafatese e Reggina e la sorprendente Vibonese davanti ad un punto. Il Siracusa ha risposto presente dopo qualche nuovo mugugno per il pari di San Cataldo. Ma questo girone I di Serie D, semmai ce ne fosse ancora bisogno, ha detto che non ci sarà un padrone assoluto come gli ultimi anni. A turno, un po' tutte, stanno lasciando punti per strada ed è naturale sia così vista la consistenza delle avversarie. Il 4-0 aretuseo all'Enna (un gol e mezzo di bomber Maggio che rimane capocannoniere del girone, più le reti di Candiano e Alma) ha rimesso in piedi gli azzurri al cospetto di un avversario che nella prima frazione aveva anche spaventato Iovino in due circostanze. Ciò a significare, poi, che nessun avversario sarà mai “materasso” e che ogni gara e punto dovrà essere sudato con le unghie e con i denti.

E Marco Turati a fine partita si è detto soddisfatto, il successo sull'Enna gli ha permesso di rimanere aggrappato al treno di testa e il tecnico aretuseo ha sottolineato quanto fossero importanti, ieri i tre punti “perché al cospetto di un buon avversario - ha detto l'allenatore - avevo visto giocare l'Enna, allenata bene e sapevo a quali difficoltà saremmo potuti andare incontro. Ma avevamo anche preparato le dovute contromisure, perché in partite come queste, poi, se non sei bravo a sbloccare dopo può anche venir fuori un po' di comprensibile ansia, anche se la squadra è composta da elementi di categoria che riescono a sopperire pure a questo tipo di situazioni ambientali”.

Mercoledì si tornerà in campo ancora al “De Simone” per i 32mi di Coppa Italia in gara secca contro il Paternò. 


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