Castorina e quel Siracusa che cresce: "I nostri calciatori sono prima uomini e poi atleti"
Il ds sottolinea le qualità umane di una rosa che è partita con il piede sull'acceleratore: "Ma la sfida più difficile sarà sempre la prossima"
Il Siracusa ha ripreso gli allenamenti al “De Simone” perché dopo il trittico di gare intense, tutte vittoriose, c'è una nuova sfida da preparare: domenica si tornerà in casa contro i calabresi del San Luca, la più difficile da affrontare “perché la sfida successiva lo è sempre di più”, ribadisce il direttore sportivo Salvo Castorina.
EUFORIA SI MA NON CI CULLIAMO. “Noi stiamo crescendo in maniera esponenziale - ribadisce - ma ogni avversario che d'ora in avanti ci affronterà, triplicherà ancora di più le forze. Per cui noi dovremo andare sempre a mille e non possiamo permetterci troppi entusiasmi. E' giusto, anzi giustissimo, gioire di questi risultati perché forse non era nemmeno nelle migliori previsioni chiudere la settimana fra Reggio, Acireale e Lamezia con nove punti. Però, guai a cullarsi sugli allori”.
QUALITA' UMANE PRIMA CHE TECNICHE. “Sappiamo di avere una rosa di livello e lo stiamo dimostrando giorno dopo giorno, con giocatori che hanno qualità umane oltre che tecniche. Perché fare risultati contro squadre molto forti non era affatto scontato, dunque la strada tracciata è quella giusta. Speriamo di continuare su questa falsariga e dare soddisfazioni alla società, al presidente Ricci, all'amministratore delegato Montagno ma soprattutto ai nostri tifosi”.
KO SALUTARE IN COPPA ITALIA. “Il ko col Ragusa in Coppa Italia ci ha fatto capire che si doveva lavorare e correggere qualcosa anche in termini di organico. Lo abbiamo fatto e forse è stato meglio così. E cioè che se sconfitta doveva essere, meglio sia arrivata proprio all'inizio perché ci ha indotto a correggere il tiro quando ce ne era davvero bisogno”.
UNDER E OVER, TANTE VALUTAZIONI DAL PRE-CAMPIONATO AD OGGI. “Non è ancora tempo di fare dei bilanci però un pizzico di soddisfazione c'è anche per noi addetti ai lavori che abbiamo scelto dei giocatori importanti, sia per quanto riguarda gli under, sia per gli over. Quando si costruisce una squadra, è come se tu stessi facendo casa tua e dunque pensi a farla sempre in meglio. Sono passati tanti giovani dal ritiro e ne abbiamo valutati parecchi. Abbiamo avuto la forza, insieme con Alessandro Guglielmino e il mister Gaspare Cacciola, di aspettare quali fossero i giocatori che avessero potuto fare al caso nostro. Al di là dell'aspetto tecnico, siamo felici perché il lato umano è più importante ed era quello che ci aveva chiesto il presidente Alessandro Ricci durante questa estate”.
ASSENZE PESANTI MA GRANDE RISPOSTA DEL GRUPPO. Soddisfatti sì, anche perché c'è stato un segnale importante al campionato: “Le assenze di Markic e Russotto in queste settimane avrebbero potuto pesare per il carisma di cui possiedono i due calciatori oltre le loro qualità in campo, eppure ciò non si è avvertito. E questo proprio per il fatto che la forza del gruppo che è veramente tanta. Abbiamo costruito una rosa con doppi ruoli in tutti i reparti e giocatori di grande qualità e così chi viene chiamato in causa si fa trovare sempre pronto, perché ha la voglia di farlo e mettersi in mostra e fare capire che tutti possono stare in questo Siracusa per come siamo stati convinti noi quando li abbiamo scelti”.