Le performance di Alessio Sommacal (oltre Oceano) e Stefano Capriello fanno sorridere la Milone Siracusa. I due atleti tesserati con la società di Maurizio Roccasalva si sono resi protagonisti di due appuntamenti distanti l'uno dall'altro ma di egual importanza. Per rendimento, costanza e voglia di migliorarsi. 

Alessio Sommacal ha preso parte ad un evento in California e negli Stati Uniti l'ostacolistaha partecipato all'apertura di stagione nei 400 hs chiudendo in 51''33. “Se devo essere sincero - dice - non mi aspettavo un tempo così veloce in questo periodo dell’anno, in quanto siamo ancora lontani dal picco della forma fisica. Perciò questa performance mi rende ovviamente felice e promette benissimo per il prosieguo della stagione, che raggiungerà il suo apice verso metà maggio sempre qui negli Stati Uniti e verso fine giugno per la stagione italiana. Adesso mi sto preparando ad altre gare che si terranno alla Stanford University a San Francisco. Nelle prossime settimane saranno altre tappe di avvicinamento verso le gare pesanti che arriveranno a metà maggio”.

Stefano Capriello ha invece partecipato al “Trail dello Zingaro” all'interno della splendida cornice della Riserva dello Zingaro con partenza e arrivo a Scopello. Circa 100 i partecipanti da tutta Italia per un percorso di 33 km con 2000 metri di dislivello positivo: Capriello si è piazzato 12° assoluto e 2° di categoria.

"Oramai vivo in Sicilia da anni e mi piace tanto di questa isola, pur essendo napoletano - dice - Faccio atletica da quando avevo 16 anni con discreti risultati in medie e lunghe distanze per la categoria (1000m/1500m/10km), salvo poi fermarmi per quasi 15 anni. Nel 2020 ho ricominciato a correre su strada e dopo alcune mezze, 10km (PB 38'33") e una maratona di Firenze, corsa con buoni risultati per un podista alle prime armi (PB 3h05'36"), mi sono dato completamente al Trail running dal 2023. Ho deciso di soffermarmi su questa disciplina perché mi dà più soddisfazioni. È mentale più che fisica e ti mette a dura prova nella sopportazione alla sofferenza e alla fatica. Ogni salita ti chiedi perché lo stai facendo e in cima vieni ripagato di ogni sforzo pensando che non sia stata così dura. Dico sempre che è una disciplina per chi non ha una buona memoria. Nella Riserva dello Zingaro - aggiunge Capriello - in una gara di 33 km con 2000 metri di dislivello positivo, è stata forse la gara più bella da quando ho cominciato questa disciplina. Perché tutto lo sforzo delle salite spariva non appena ti voltavi indietro o scorgevi al di là di una roccia una meravigliosa vista del mare, che ti rendeva felice nonostante la fatica. La gara è stata un susseguirsi di risalite sulle colline a picco sul mare e picchiate fino a spiagge e calette nascoste dalla Riserva, che presenta una natura favolosa di orchidee selvatiche e palme nane. È stata la mia prima gara della stagione e ho partecipato nonostante fossi cosciente di non essere al top della mia forma. Mi è mancata un po' di resistenza, ma ero consapevole che sarebbe avvenuto un calo di performance negli ultimi chilometri. Ora comincerà un lungo periodo di allenamento per l'obiettivo stagionale. Dopo essermi misurato con medie e lunghe distanze nel 2023 (Vesuvio Ultra Trail da 50km, Trail dei Nebrodi da 67km ed Etna Trail da 64km), per questo 2024 ho il sogno di poter chiudere una gara da 100km. A giugno mi misurerò con i 103km e 7000m di dislivello positivo della DXT Dolomiti Extreme". 


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