Biccio Arcidiacono (Foto Simona Amato)
Biccio Arcidiacono (Foto Simona Amato)

Sta diventando un refrain e il mantra coniato da Biccio Arcidiacono al termine di ogni partita, con il Siracusa raccolto a centrocampo attorno all'estroso calciatore etneo, è sempre lo stesso: discorso motivazionale con sguardo al prossimo avversario. “Io con questa squadra non voglio fare una guerra (sportiva s'intende, ndr), ne voglio fare dieci…”. “Biccio-style” impazza a Siracusa e in attesa che rientri Andrea Russotto, capitano e faro di una squadra che questa estate ha puntato tanto sull'ex Catania, tutti sono pazzi dell'ex Enna. Che oggi pomeriggio ha segnato la seconda rete della gara, dopo la solita perla di Alma (a quota 10 reti stagionali e capocannoniere del girone) e la seconda in azzurro dopo quella di Portici. 

E' stata una delle sue migliori prestazioni, perché su quella corsia ha trovato sempre la superiorità e creato i presupposti per il gol, tanto più che il vantaggio azzurro nasce proprio da una sua accelerazione, rifinita da Maggio e quindi Alma. Proprio Mimmo Maggio, oggi, si è visto più nelle vesti di rifinitore, perché anche se ci ha provato in più circostanze (avrebbe meritato di raggiungere il compagno Alma a dieci centri in vetta alla classifica capocannonieri) senza trovare la via della rete, il centravanti napoletano ha avuto ancora un peso specifico notevole nella vittoria, visto che il raddoppio di Arcidiacono nasce proprio da una sua sponda in area, spalle alla porta a farsi scudo dal diretto avversario, con assist al bacio per “Biccio” che ha scaraventato in rete tutta la propria forza.

“Lavoriamo giorno per giorno, la finale è sempre quella che verrà - ha detto Arcidiacono - Siamo partiti forte tanto nella prima quanto nella seconda frazione, solo che nella prima eravamo stati sfortunati. Abbiamo vinto attraverso una prestazione corale molto importante. Il gol in casa? Una sensazione bellissima. Tutta la gente, sentire il mio nome è stato molto bello per la mia famiglia presente allo stadio. All'inizio vedere la squadra dall'esterno per qualche problema, era difficile, io soffrivo a rimanere fuori perché vorrei sempre dare tanto e questo gol mi dà ancora più serenità. E sono strafelice. La cosa che fa innamorare le persone credo sia la disponibilità e la voglia che metti in campo. Qui io sono a casa, prima o poi dovevo venire a giocare a Siracusa ed eccomi qua a dare il mio contributo”. 


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