Gaetano Vinci (Foto Christian Costantino)
Gaetano Vinci (Foto Christian Costantino)

Una bella manifestazione di forza e solidità mentale “ma l'impegno più difficile è sempre il prossimo”, ricorda Gaetano Vinci. “Per un campionato che avevamo programmato - dice il presidente della Leonzio che domenica ha ripreso il Taormina e superato sul più bello -, siamo quinti e speriamo di poter disputare i play off, anche per dare una soddisfazione ai tifosi che sono tornati a seguirci in buon numero al ”Nobile". Ci sono gruppi organizzati, altri storici, tutti caratterizzati da grande correttezza, abbiamo ridato entusiasmo al calcio locale e una delle soddisfazioni maggiori è stata proprio quella di aver ritrovato una piazza storica del calcio siciliano".

La Leonzio lavora a testa bassa, sferzata da un tecnico navigato come Natale Serafino e da un bomber come Nino Carbonaro, capocannoniere del girone B di Eccellenza, sempre sul tabellino dei marcatori nonostante l'attaccante etneo avesse superato la soglia dei 30 anni.

“Nino è un leader, è uno di quei giocatori che avrebbe potuto fare calcio a livelli importanti - ancora il massimo dirigente bianconero - e oggi che ha superato i 30 anni, è diventato un punto di riferimento per me e per tutti. Lui era con il Megara qualche anno fa, poi quando i campionati si interruppero per il Covid e riprese soltanto l'Eccellenza, gli chiesi di venire con noi. Si è creato un grande rapporto in questi ultimi anni, c'è stima e amicizia, lo scorso anno venne a Carlentini e quest'anno ha deciso di proseguire il rapporto spostandosi a Lentini dove è di casa. E' un trascinatore e i ragazzi sono molto legati a lui. Gli riconoscono un carisma che poi porta i risultati che lui stesso sta ottenendo così come la Leonzio. Negli anni che ho fatto calcio ho avuto la fortuna sempre di scegliere uomini prima che calciatori, grazie anche al lavoro del nostro direttore sportivo Vincenzo Giliberto. Faccio tanti sacrifici ma quando i risultati sono questi, soprattutto da un punto di vista umano considerato che mi chiamano anche dei giovani che sono stati bene con noi, è davvero emozionante”.

E a proposito di giovani, la chiosa finale di Vinci è “per La Mesa, un ragazzo di Siracusa che spero possa avere spazio anche in Rappresentativa. Gioca da play in mezzo al campo e ha grandi qualità. Ha 18 anni ma grande personalità, poi anche il centrale Mass Samba che si è inserito bene anche se deve crescere, ma domenica ha fatto un gran bel gol. E poi ancora Panarello che gioca a terzino e arriva dalla Primavera del Catania. Ce ne sono tanti altri molto validi che ci danno grosse soddisfazioni, visto che pure nei campionati giovanili ci stiamo distinguendo bene”.

E domenica la possibilità di provare ad allungare ancora, sul campo della neopromossa Mazzarrone, squadra certamente da non sottovalutare ma contro la quale però la Leonzio arriverà in buono stato mentale oltre che fisico.


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