“Un pallone per amico" e grande festa all'istituto Sant'Angela Merici. Il quadrangolare di calcio a 7, come oramai da tradizione nel periodo natalizio, ha visto numerosi tesimonial d'eccezione, che attraverso i loro videomessaggi, hanno rivolto un abbraccio e un messaggio particolare a ragazzi speciali che vivono, oggi, la disabilità con grande dignità, dando una grande lezione quotidiana ad ognuno di noi.

Fra i testimonial d’eccezione, Aldo Baglio, Tony Sperandeo, Paolo Di Canio, Giuseppe Gibilisco, Stefano Barrera, Daniele Garozzo, Matteo Melluzzo, Paolo Bianco, Marco Turati e Davide Baiocco. E ancora Mara Maionchi, Luigi Busà; Giampaolo Ciarcià; Antonio Rosati; Davide Nicola; Stefano Piccardo; Giovanni Albanese; Francesco Di Lorenzo; Barbara Snellenburg, Damiano Gallo. 

Il quadrangolare di calcio a 7 ha visto protagonisti i ragazzi della Fondazione, i Carabinieri, la Polizia di Stato e i Magistrati. Fuori dal campo diversi calciatori del Siracusa presenti, tra i quali capitan Carmine Giordano e gli ultras della Curva Anna che hanno donato gadget e maglie e oggi pomeriggio, in occasione della gara fra Siracusa e Leonzio celebreranno il “Natale Solidale” ospitando alcuni di questi ragazzi, donando loro altri gadget.

L'evento è stato promosso dalla Fondazione Sant'Angela Merici in collaborazione con l'Aics, l'ente di promozione sportiva aretusea, spesso al fianco e partner di eventi simili.

“Un Pallone per Amico” nasce oltre 10 anni fa con l’intento di portare avanti un messaggio importante di solidarietà, di vicinanza e di sensibilizzazione verso la disabilità. Far capire che la disabilità non è un peso per la società ma deve essere vista come una risorsa utile. In questa edizione c’è la collaborazione dell’Aics. Ospiti della giornata sono stati anche il Rotary club Siracusa con la presidente Alessia Di Trapani. Presenti anche i Carovana Clown che hanno portato allegria e sorrisi tra i ragazzi. Lo sport oggi è un elemento fondamentale che permette di intraprendere un percorso educativo rivolto alla persona con disabilità guardando la totalità della persona, non limitando l'intervento alla sfera cognitiva, ma valorizzando altre funzioni, come quella emotiva, quella socio-relazionale e, naturalmente, quella motoria, le quali inevitabilmente interagiscono con la funzione intellettiva - spiega Gaetano Migliore, pedagogista clinico del Sant'Angela Merici e organizzatore dell'evento -. La pratica dello sport è un momento fondamentale nella formazione della persona, in particolare se è praticato da un soggetto con disabilità".


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