Domenica Aliperta in azione (Foto Simona Amato)
Domenica Aliperta in azione (Foto Simona Amato)

Nemmeno il tempo di gioire e godersi il primato dopo cinque giornate che il Siracusa stamani è sceso nuovamente in campo e domani mattina sarà già rifinitura in vista del turno infrasettimanale di mercoledì. Alle 15 al “De Simone” sfida all'Acireale, altro match dal fascino antico così come lo è stato quello di ieri a Reggio Calabria. Nel 2-1 della squadra di Gaspare Cacciola è emersa ancora una volta tutta l'esperienza di una squadra che sta cominciando a fortificare alcuni concetti e schemi tattici, imprescindibili per questa categoria. Su tutti, Domenico Aliperta, faro e fosforo in mezzo al campo, non a caso lo scorso anno eletto miglior centrocampista della Serie D con la maglia della Cavese. Uno dei tanti della “colonia” campana del Siracusa che ha arricchito la rosa di un Cacciola che oggi ha davvero l'imbarazzo della scelta ma anche dei punti fermi. Uno di questi, appunto, l'ex Cavese che detta i tempi, fa filtro, imposta e… sfiora il gol come nell'occasione al termine della prima frazione quando dopo aver saltato due giocatori, dal limite dell'area, ha fatto - come si dice in gergo - la barba al palo alla destra del portiere. Sarebbe imploso il “Granillo” che al momento della conclusione, aveva il fiato sospeso. I gol, fortunatamente per il Siracusa, sono poi arrivati con Maggio poco dopo e Alma nella ripresa, con l'assist - manco a dirlo proprio del centrocampista campano. Voti altissimi per lui ma siamo soltanto all'inizio, piedi per terra e andare avanti. 

La gara era stata preceduta dal ricordo di Massimo Bandiera, dirigente e segretario delle due società, siracusano di nascita ma reggino d'adozione. Ecco perché, come nella foto sopra di Simona Amato, i capitani Maikol Benassi e Antonino Barillà, lo hanno voluto ricordare con un mazzo di fiori deposto sulla panchina del quarto uomo al “Granillo”. 


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