Nuovo Fontana e sogno Eccellenza: "Megara, può essere l'anno giusto"
Il patron Elio Coppola con al fianco il fidato Ciccio Francica, a pochi giorni dall'inizio del campionato
Domenica sarà ancora Megara-Canicattini, per la terza volta in altrettante settimane. Scherzi del… calendario del girone D di Promozione che proporrà subito un derby aretuseo alla prima giornata, lo stesso che ha caratterizzato il primo turno di Coppa Italia che ha visto prevalere gli augustani di Elio Moncada sui canicattinesi di Ciccio Insanguine.
Fra pochi giorni, però, si giocherà per i tre punti e il Megara vuol partire con il piede sull'acceleratore nell'anno che porterà alla riapertura del vecchio (nuovo) Fontana dopo anni di chiusura: “Sarà un anno speciale - ha detto il presidente Elio Coppola - e speriamo di vedere tanti sostenitori sin da domenica al ”Megarello". Abbiamo aperto la campagna abbonamenti per la prima volta (in corso di svolgimento presso la Megara Metalli di contrada Balate sulla strada per Brucoli, ndr) e avuto risposte importanti, segno che la città ha fame di calcio e vuole spingerci verso un traguardo che sarebbe importante. Anche la squadra avverte questo interesse e l'auspicio è quello di poter partire con il piede giusto, sulla stessa falsariga di quanto visto in Coppa Italia. Sono molto fiducioso, c'è l'entusiasmo giusto ma ovviamente dobbiamo sempre mantenere i piedi per terra".
Al fianco del patron augustano, anche quest'anno, il fidato Ciccio Francica che avrà sempre l'importante compito - oltre a fungere da consulente personale di Coppola - di fare da trait d'union con la Lnd Sicilia, visti i rapporti consolidati negli anni, per una società che si è rafforzata con la presenza del dg Vincenzo Giliberto oltre al riconfermato direttore sportivo Gaetano D'Augusta. I presupposti per una stagione importante, dunque, ci sono tutti. Come manifestato anche in occasione della presentazione stagionale avvenuta a Palazzo di Città alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare e dell'assessore allo Sport, Giuseppe Carrabino. Adesso però, la palla passerà esclusivamente al campo. Che, come sempre, sarà il giudice supremo.