Raciti-Turati, un abbraccio pieno di significati: "Che emozione"
Il tecnico etneo ha ritrovato il capitano e oggi collega dopo la cavalcata salvezza in C nel 2019
Quell'abbraccio e quella accoglienza rimarranno le cose più belle ed emozionanti, di un pomeriggio al “Nicola De Simone” purtroppo infausto per lui. Ezio Raciti è tornato per la prima volta da avversario del Siracusa, alla guida del suo Città di Sant'Agata, perdendo 3-0 “contro una corazzata verso la quale non potevamo fare di più”, dirà a fine partita il tecnico etneo.
“Ma è stato bello aver rivisto Marco Turati in panchina e Marco Palermo in campo, oltre ad Andrea Di Grazia che ho visto crescere…”. Tante le emozioni per Raciti, che nel 2019 salvò il Siracusa da una quasi retrocessione dopo un avvio difficile in Serie C, rimanendo nel cuore di tanti siracusani che anche ieri, al suo ingresso in campo, lo hanno applaudito a lungo.
“Mi applaudiranno secondo te all'ingresso in campo?”, ci aveva confidato poche ore prima del suo arrivo allo stadio: risposta scontata, per quanto trasmesso anche e soprattutto a mister Turati che lo ha sempre visto come un “padre calcistico” in un momento molto difficile, l'ultimo da giocatore con la maglia azzurra e in carriera, per l'attuale tecnico aretuseo. Un po' come per Palermo, che Raciti aveva visto crescere a Catania unitamente a Di Grazia. Insomma, momento amarcord che non si è concluso come il tecnico auspicava, anche se sotto sotto immaginava una gara complicata per la differenza di valori: “Che speriamo di colmare poco alla volta magari con qualche innesto…”, dirà a fine gara.