Siracusa, Ricci: "Nessuno smantella. Anzi, il progetto va avanti"
Il presidente ha tenuto una conferenza stampa per ribadire alcuni concetti chiave
Il presidente Alessandro Ricci e il direttore generale Alessandro Guglielmino hanno tenuto una conferenza stampa allo stadio Nicola De Simone, alla vigilia del match di Agrigento. Tanti i punti affrontati dal massimo dirigente aretuseo.
CASTORINA. “Non entriamo nelle vicende private, decisione presa nell'interesse della società ma non ho altro da aggiungere. La figura del direttore sportivo non è una figura indispensabile in questa fase, quello che diciamo da sempre è il fatto che siamo tutti importanti ma nessuno indispensabile. La società si è trovata nelle condizioni per le quali non fare un mercato di riparazione. Forse in pochi pensavano di vederci a questo punto secondi in classifica, siamo sempre una neopromossa che abbiamo un programma ambizioso ma pluriennale. Non commentiamo mai le dichiarazioni di tesserati di altre squadre, questo è un ambiente sereno e felice e lo potete testimoniare, perché il clima creato è davvero idilliaco grazie ai risultati che hanno plasmato la percezione collettiva di tutti. C'è insomma una grande armonia, la società ha le idee chiare e andiamo avanti così”.
LA MISSION NON CAMBIA. “Negli ultimi 16 mesi da quando sono subentrato, la società sta operando a 360 gradi per crescere ovunque. In città, sui social qualcuno sottolinea che stiamo smantellando. Voglio solo ricordare che il sottoscritto lo scorso anno 8° in Eccellenza a -11, aveva fatto una promessa: cioè che avrei vinto il campionato. Ci siamo arrivati anche dalla porta secondaria e oggi ribadisco che il Siracusa andrà nei professionisti in un programma pluriennale, io mi arrenderò soltanto il 5 maggio. Avete visto quante presenze e famiglie allo stadio? Questa è già la nostra vittoria”.
NESSUNO SMANTELLA. “Nessuno smantella e anche se non dovessimo vincere il campionato quest'anno, nessun problema, andiamo avanti perché ci crediamo. Abbiamo le idee chiare e sappiamo dove dobbiamo arrivare, c'è una guida seria che è rappresentata da tutti i dirigenti”.
MERCATO. “Abbiamo una rosa completa, ci sono state uscite fisiologiche: Palmisano lo stimo molto da un punto di vista personale perché ha il leone cucito addosso ma se chiedete se sia giusto tenere un ragazzo di 25 anni chiuso perché ci sono giocatori importanti, per il suo bene è giusto che si ritagli il suo spazio altrove. Faella o Romano, Caserta, Nardo o Scaletta? Qualcuno si ricorda quanti minuti hanno fatto sinora? Nardo è stato mandato al Cuoiopelli in Toscana per una Eccellenza a vincere ma gli è stato prolungato il contratto, dunque vuol dire che stiamo programmando per il futuro. Se fra tre anni non saremo dove vogliamo essere mi prenderò gli insulti come è giusto che sia. Dunque se avessimo voluto smantellare avremmo aderito anche ad altre richieste fatte per giocatori più rappresentativi ma non lo abbiamo fatto. Potevamo realizzare plusvalenze ma non lo abbiamo fatto, noi crediamo al nostro progetto, domani ci sarà una partita importante su un campo in condizioni non ottimali e per una squadra come la nostra sarà penalizzante ma non ci pensiamo”.
LUNEDI' GIORNO SPECIALE. “Lunedì il presidente farà il compleanno e probabilmente si farà un regalo. I top player hanno fatto una scelta di cuore e sono rimasti”.
MIMMO MAGGIO. “Avete letto di possibile partenza? Ma lo sapete che è il giocatore che ho corteggiato più a lungo, lui aveva preso una parola con me: mi disse che se fossimo andati in Serie D sarebbe venuto subito qui. Così è stato: mi chiamò il 19 giugno dopo la nostra promozione, dicendomi che avrebbe firmato subito. Lui è stato oggetto di tante trattative, per me Mimmo non è una questione economica. Ha fatto 12 gol, Ciro Favetta viene da un infortunio importante e si è integrato alla grande. Abbiamo potenzialmente i due attaccanti fra i più forti in Serie D”.
CACCIOLA. “E' al centro del nostro progetto tecnico e lo ribadisco ancora oggi perché qualcuno forse mette in dubbio la sua presenza, ma stiamo giocando bene, abbiamo una classifica importante con una squadra che è stata rivoluzionata in toto rispetto allo scorso anno, ma poi in campo vanno anche gli avversari, la Serie D è tosta e dunque a Cacciola non posso che ringraziarlo sempre per quanto ha fatto: 12 vittorie e 4 pareggi sinora, mi trovate un'annata simile da decenni a questa parte? Sono stato in visita alla Fiorentina e ho appreso tanto da un punto di vista gestionale della struttura e di tutto, quindi apprendiamo perché consideriamo il Siracusa come una azienda, dunque questo per confermare che stiamo lavorando in prospettiva”.
PAROLE CHIAVE e CENTENARIO. "Programmazione ed equilibrio, poi abbiamo creato orgoglio, appartenenza e identità. Io indosso sempre il giubbotto del Siracusa perché ci credo sempre e dobbiamo crederci tutti. La prossimo parola sarà tradizione. Avete visto quante persone si siano avvicinate al Siracusa? Tramite il nostro monitoraggio social abbiamo riscontrato che quasi il 50 per cento è una fascia d'età tra i più giovani, quindi è un indotto che si crea, perché il bambino porta la madre, la sorella. Stiamo lavorando alla siracusanità dei più piccoli, a gennaio inizieremo un progetto con le scuole con il responsabile del sociale Mariano D'Aquila. Tra Natale e Capodanno ci sarà la presentazione del progetto che stiamo proponendo nell'anno del Centenario perché ci saranno iniziative che coinvolgeranno i tifosi, ci sarà un “Club dei 100” con i personaggi che hanno in qualche modo legato il proprio nome alla storia del Siracusa. Quindi chiudo dicendo che stiamo riconsegnando il Siracusa alla propria città. E a breve partirà pure il merchandaising”.