Santino Coppa e Manuel Attard
Santino Coppa e Manuel Attard

L'ennesimo riconoscimento alla sua carriera arbitrale: il più importante sinora con tanto di commozione per coach Santino Coppa ("ho letteralmente detto, vedendolo alla tv: minc… ma chi è Manuel?") che dopo averlo visto in tv durante la Finale di Eurolega Femminile Sopron Basket-Fenerbahce Istanbul giocata ad Istanbul, è scoppiato in lacrime.

Manuel Attard, arbitro priolese di 36 anni ha toccato ancora una volta il cielo con un dito: “Quando ho saputo di questa designazione? Adrenalina a mille, non vedevamo l'ora di scendere in campo. E' un bene che ci sia ancora questa emozione - racconta - vuol dire che ti emozioni e appassioni. E ti concentri ancora di più”. Attard, che arbitra in serie A dal 2014, sono andate le congratulazione del Presidente FIP Giovanni Petrucci, del presidente CIA Stefano Tedeschi e della pallacanestro italiana per la prestigiosa designazione. Il fischietto priolese ha fatto parte della terna arbitrale con Paulo Marques (Portogallo) e Gatis Salins (Lettonia) e domani sera sarà Virtus Bologna-Trento per la Serie A maschile. 

“Tanti anni fa sua madre, Sofia Adorno fu la prima o la seconda capitana della storia della Trogylos - racconta Santino Coppa -, una pioniera della pallacanestro del nostro territorio. Attorno a questo movimento si svilupparono tante sinergie e quando crebbe Manuel, egli iniziò con noi a giocare. Si allenava fra gli altri con Seby Nicita e componeva un quintetto sparring partner perché con la sua stazza, 1 metro e 90, era molto importante. Poi decise di iniziare la carriera arbitrale e sin dall'inizio si vedeva la stoffa, tant'è che glielo predissi che avrebbe fatto una carriera arbitrale importante. Anche se la mia previsione adesso ha superato l'immaginazione. Ha arbitrato tanti amici miei come Ettore Messina e Sergio Scariolo. La nostra provincia dal punto di vista cestistico non percepisce un fatto del genere ma è sensazionale, perché con i dovuti paragoni, Attard è il Concetto Lo Bello di 50 anni fa. E' al top mondiale perché è difficilissimo arbitrare il basket a quei livelli per attimi di secondo. Adesso hanno inserito l'instant replay (la Var del basket per intenderci) ma è sempre durissima”.

L'ancora giovane arbitro (potrà dirigere per almeno altri 20 anni circa…) è al suo fianco, sorride e… incassa: "Ho arbitrato anche Santino. Era un rompiscatole, è stato sempre focoso ma pochi sono come lui a livello nazionale e non solo, soprattutto a livello tecnico. Ho imparato tanto da lui, lo spirito di sacrificio e professionalità. Le sue parole non le potrò mai dimenticare e ancora oggi mi emoziono. Sono orgoglioso di portare il nome di Priolo in giro per il mondo. Ho arbitrato la finale di Coppa Italia, Milano-Tortona, poi ho ricevuto quest'ultima designazione davanti a decine di migliaia di spettatori ed è stata una esplosione di gioia che vuoi condividere con chi ti ha sempre sostenuto. Iniziai a 13 anni, giocavo e arbitravo. Sono diventato internazionale dal 2017 e penso alla carriera che avrei potuto fare anche da giocatore. Giocavo nella squadra di Gino Coppa, il fratello di Santino fino a 19 anni, poi decisi per la carriera arbitrale e devo dire che di strada ne ho fatta tanta. E spero di farne altrettanta ancora". 


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