Conclusi i campionati italiani juniores su pista a Noto è tempo di bilanci. Ma anche di buoni propositi per il futuro, come ha sottolineato il prof Rosario La Rosa, presidente dell'Asd VelodroN che gestisce il velodromo, diventato punto di riferimento a livello federale per tutto il movimento nazionale e in particolare quello del Meridione d'Italia.

“Il bilancio è stato positivo, grazie a tutti gli attestati di stima ricevuti non solo da parte dei dirigenti federali e dei tecnici nazionali presenti. Si trattava di gare che servivano per selezionare atleti in vista degli Europei e dei Mondiali e i tecnici presenti si sono espressi positivamente per il livello di partecipazione e l'organizzazione".

“Erano almeno 15 anni che un campionato non facesse registrare questi numeri - ha aggiunto La Rosa -, con oltre un centinaio di iscritti, nonostante le difficoltà logistiche. La nostra associazione si è spesa moltissimo, abbiamo cercato di evitare qualunque tipo di difficoltà. Abbiamo fatto da transfer da e per gli aeroporti del nostro territorio, un servizio che non era mai stato fatto da nessuno in passato. E la Federazione ce ne ha dato anche atto, a cominciare dai ringraziamenti del presidente nazionale Cordiano Dagnoni. Un grazie va anche all'amministrazione comunale, forse incredula di quello che sarebbe potuto essere il ritorno mediatico, ma poi si è avuto contezza anche perché molti gruppi hanno voluto organizzare la propria vacanza a Noto, dunque abbiamo creato un indotto per quello che si dice sia turismo sportivo”.

"Per noi si è trattato di un biglietto da visita - ha poi chiosato La Rosa - e vogliamo candidarci anche per l'organizzazione degli Italiani giovanili dove raddoppieremo il numero dei partecipanti: da 100 a 200. Speriamo che il territorio sia pronto ad assorbire un numero maggiore di presenze. Ma se tutti si muoveranno verso la stessa direzione, a cominciare appunto dall'amministrazione comunale che ha fatto tanto, sapremo rispondere positivamente anche perché siamo stati bravi pure nell'accoglienza. Dopo 54 anni di ciclismo questo mi mancava, ho realizzato un sogno che era anche quello di mio padre quando iniziò a sponsorizzare il ciclismo e questo famoso centro di addestramento del Coni, l'unico insieme a Napoli e Roma nel Meridione”. 


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