Un'azione della Syrako rugby
Un'azione della Syrako rugby

La Syrako è tornata. E pazienza se ha esordito con una sconfitta il proprio campionato di Serie C maschile. Era importante tornare a fare rugby in casa propria dopo un anno di stop per Covid e un altro vissuto a peregrinare con titolo spostato a Vittoria per impossibilità di organizzarsi nel capoluogo aretuseo. Si era scelta la strada della valorizzazione del settore giovanile, aspetto che proseguirà adesso parallelamente a quanto invece farà la prima squadra.

Capitan D’Aquila e compagni sono usciti sonoramente sconfitti dal “Di Natale” contro l'Amatori Catania (3-50) ma come detto era importante ripartire. “Poco da dire sulla superiorità tecnica e fisica degli ospiti, che prima del lockdown nazionale, lottavano per un posto in serie B - questo il commento del sodalizio aretuseo -. L’analisi va fatta su una Syrako che è apparsa troppo contratta e timorosa. La paura di sbagliare ha prevalso su tutto il resto e gli ospiti hanno approfittato della situazione. Le note positive ci sono e bisognerà ripartire proprio da quelle: l’esordio di giovani come Lopes, Rizza, Gianno e Torres, la voglia di rivalsa di giocatori di spessore come D’Aquila, El Gassaaoui, Castello e molti altri, può essere un’ottima base di partenza. C’è da lavorare e questo si sapeva. Ma l’entusiasmo che si è rivisto dopo anni, nell’ambiente aretuseo, potrebbe fungere da linfa per il futuro. Adesso lo sguardo si pone sul prossimo match, sempre in casa, dove gli avversari saranno i temibili ragazzi del San Gregorio, che ha perso di misura in casa della Nissa: quindi all’orizzonte un’altra partita durissima. Adesso testa bassa e lavorare. La sconfitta fa male, ma il fatto di essere tornati in campo è più importante di tutto il resto”.


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