Paomar in attesa di conoscere le decisioni della Fipav su una eventuale ripartenza. Il campionato di Serie B maschile è fermo da qualche settimana e la società della famiglia Carpinteri dovrà recuperare quattro giornate, più l'ultima di andata in casa col Bronte anch'essa non disputata a causa del Covid. Un calendario che da qui in poi sarà dunque più compresso, con recuperi infrasettimanali che però non sembrano spaventare più di tanto una società oramai abituata a questa sorta di tour de force che la pandemia ha imposto da un paio di anni a questa parte. 

La squadra di Mirko Peluso è ferma dal 18 dicembre e non vede l'ora di tornare in campo: "Ci manca - ha detto il coach augustano intervenuto a “Panorama Volley"  - e sappiamo quanto sia dura allenarsi e non sapere quando tornare a respirare il ritmo gara. Successe così due anni fa da marzo a settembre ed è dura gestire un gruppo quando non conosci date precise su ripartenze". 

La Paomar, da matricola, è quarta in classifica nel girone M, dietro le inarrivabili Letojanni e Lamezia con Papiro leggermente avanti agli aretusei e protagonista dell'ultimo successo contro Pappalardo e compagni prima della sosta natalizia a Fiumefreddo. “Sappiamo della forza delle prime due - ha aggiunto Peluso - il resto la spunterà chi avrà la meglio negli scontri diretti e dimostrerà di sbagliare meno. Ma noi siamo assolutamente soddisfatti del progetto con la Paomar che ci siamo dati da qualche anno a questa parte, qui si sta bene, è tutto molto organizzato: questa società mi ha accolto come una famiglia e ad oggi non mi vedo lontano da Siracusa. D'altronde non compi scalate importanti come le nostre se non hai un gruppo solido. Ricordo che in C le vincemmo tutte tranne una, quella in casa col Mascalucia persa per 3-2. Il martedì successivo ci guardammo tutti in faccia e capimmo che al ritorno avremmo vinto. Fu così disputando una grandissima pallavolo contro un avversario altrettanto attrezzato come noi e fu la svolta”. 

Un gruppo solido, che si è cementato nel corso degli anni, con alcuni innesti per potersi presentare al meglio in B laddove la qualità è ovviamente maggiore: “Ma anche la C dello scorso anno era altrettanto, forse come non mai negli ultimi anni. Ed averla spuntata dà l'esatta dimensione di quanto forti fossimo anche noi. Uomini chiave? No, tutti sono indispensabili, forse è giusto sottolineare la presenza di Egidio Emmi che mi affianca e che rappresenta un valore aggiunto”. 


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