Un centinaio di panchine a testa nel calcio dilettantistico delle ultime stagioni e quella propensione per il mondo giovanile che non è roba di tutti gli allenatori.

Domani Danilo Gallo e Peppe Matarazzo si ritroveranno ancora una volta l'uno di fronte all'altro alla guida di Real Siracusa e Palazzolo, per un derby di Eccellenza che a poche giornata dalla fine, non ha più un significato particolare di classifica, ma sarà caratterizzato da altre motivazioni, se non altro per cercare di chiudere bene la stagione e far crescere ancora i giovani: “Ce ne sono tanti - ha detto Gallo - e questo finale di stagione se non altro ci permetterà di valorizzare questi atleti anche in vista della prossima stagione. Da poche settimane ho festeggiato le cento panchine nei Dilettanti e nel mio piccolo è una bella soddisfazione, considerando il fatto che tra Covid e altro, siamo stati un po' frenati. Sono numeri e fanno bene per noi allenatori che siamo soliti passare velocemente da eroi a carnefici in pochissimo tempo. Onestamente, però, per la prima volta in vita mia ho un sentimento del quale quasi mi vergogno a esprimere: perché non vediamo l'ora che finisca una stagione che ha perso di interesse già da tempo. Siamo in una condizione per cui è difficile avere degli stimoli. E' vero, ci sono tanti giovani da poter mettere in mostra, tra i quali ad esempio Costa e Giannetto che non sono passati inosservati. Per il resto, avremo questi due derby (il prossimo fra qualche settimana con il Siracusa, ndr) nelle ultime quattro partite e quantomeno saranno gare dove scenderemo in campo per non sfigurare”. 

Motivazioni che ha fatto proprie anche il collega Peppe Matarazzo, anch'egli al traguardo delle centinaia di panchine nei Dilettanti fra le stagioni di Vizzini (da allenatore e giocatore) e negli ultimi anni a Palazzolo, quando dal settore giovanile ha assunto le redini della prima squadra: “Ma come per Danilo - dice - con l'idea di portare avanti sempre i giovani. Venivamo da quel mondo lì. Ci siamo spesso affrontati e vissuto esperienze comuni ai tempi del Siracusa e della Marcozzi e abbiamo idee simili e siamo molto amici. Il Palazzolo da sempre ha sposato questa linea perché è l'unica salvezza per le società, se vogliono avere vita lunga e anche io sono sbalordito del torneo che hanno disputato i miei ragazzi. Pensare di vedere in campo dei 2005 e 2007 ci vuole coraggio ma la scommessa è stata giusta. Se oggi i nostri 2003 sono quasi considerati vecchi - sorride Matarazzo - è tutto dire. E a proposito di giovani, siamo già al lavoro per due eventi come da tradizione: il 2 giugno con il ”Valle degli Iblei" e il 20-25 giugno il campus giovanile col Valencia qui allo Scrofani Salustro".  


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