E’ stata una festa di sport e aggregazione il 1° Torneo “Fabian Tabaku” disputato domenica 4 settembre al Geodetico di Jungi a Scicli. La temperatura e l’alto tasso di umidità hanno reso eroica la prestazione delle quattro squadre partecipanti. Un vero e proprio successo.
In tutto sono stati più di sessanta gli atleti che hanno giocato in modo strenuo nonostante le condizioni di calura che non ha dato tregua nell’arco della giornata. Sono state le squadre dell’Aretusa Siracusa (serie A2), della KeyJey Dnm Ragusa (serie A2), della rappresentativa maltese (serie A) e del team sciclitano (serie B) a dare prova delle loro condizioni fisiche, ancora in fase di preparazione pre campionato. Ottima impressione hanno destato i giovani under schierati dalle squadre, con individualità che andranno valutate poi nell’arco dei rispettivi campionati. I tecnici hanno potuto trarre delle utili indicazioni per poter meglio gestire il gioco di squadra in proiezione futura.
Al termine delle operazioni prettamente tecniche si è proceduto alla premiazione, peraltro, molto commovente che ha fatto registrare la presenza dei familiari di Fabian Tabaku, del Presidente del Comitato Regionale FIGH Sicilia, Sandro Pagaria, del Consigliere Regionale FIGH Sicilia, Saro Cappello, del delegato Coni provinciale, Maria Monisteri, del delegato provinciale della FIGH, Enrico Assenza Parisi, del Sindaco di Scicli, Mario Marino  e dell’Assessore allo Sport, Gianni Falla.
È stata una bella iniziativa organizzata dall’Asd Handball Scicli Social Club nata proprio per rendere omaggio a Fabian, venuto a mancare in modo prematuro. Sono state consegnate targhe ricordo alle Autorità presenti e medaglie a tutti gli atleti partecipanti.
Durante la cerimonia ha preso la parola il coach sciclitano Luigi Ciavorella il quale in modo molto accorato ha evidenziato le qualità caratteriali e le doti tecniche di Fabian Tabaku, avendolo avuto come allievo, augurando che via siano altri momenti analoghi in sua memoria.

Al termine della cerimonia questa invece l'analisi del coach dell'Aretusa, Andrea Izzi: “Un test molto utile in vista dei primi appuntamenti ufficiali della nostra stagione anche se eravamo rimaneggiati e le alte temperature non ci hanno permesso di sviluppare sempre al massimo i nostri principi di gioco. Giocare alle 13 a 40 gradi non è stato proprio il massimo e per questo motivo non posso che ringraziare i ragazzi per la dedizione dimostrata”. 
 


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