Il Real Siracusa si riscopre quarto dopo il ko del Gela a Paternò e domenica prossima al “Vincenzo Presti”, per la seconda gara del girone di ritorno, gli aretusei saranno attesi da un bel banco di prova. Una cosa è certa: oggi il Real Siracusa non è più una sorpresa, anche se obiettivi di inizio stagione, budget e organico rispetto a chi sta davanti, avrebbero potuto far pensare ad un torneo di assestamento, in linea con quelli degli ultimi anni. Al di là del prevedibile successo contro il Santa Croce (ma occorre sempre avere l'atteggiamento giusto altrimenti si rischiano brutte figure e quest'anno il Real ha sofferto maggiormente con le formazioni di medio-bassa classifica, rispetto alle compagini di testa), Brancato e compagni hanno messo in campo la maturità di chi non è sazio. Nemmeno dopo un periodo di sosta medio-lungo con tutte le incognite che ne seguono.

“Ed era ciò che mi preoccupava - ha detto il tecnico Vittorio Jemma a fine partita - oltre al fatto di iniziare col piglio giusto. Mi sarei preoccupato di meno contro un avversario di rango perché so che la squadra entra in campo con la concentrazione giusta ma devo dire che poi alla fine abbiamo mostrato cose buone e nel complesso meritato ampiamente il risultato. Questo mi fa ben sperare perché il girone di ritorno è lungo e sarà come per tutti pieno di insidie, con ogni gara che dovrà sempre essere affrontata con questa determinazione”. 


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