Una ricognizione sui giovani talenti siciliani in vista di un nuovo Campus federale. Riccardo Trillini, Dt della Nazionale azzurra e a capo anche del progetto Figh con la selezione protagonista per il primo anno nel massimo campionato di pallamano maschile (sabato ko contro l'Albatro nella prima giornata di ritorno), è tornato a Siracusa e oggi ad Enna visionerà diversi giovani in prospettiva di un nuovo gruppo.

“E' una bella esperienza - ha detto - da un anno e pochi mesi e sono molto contento. Adesso questi ragazzi riescono a stare in partita contro squadre di Serie A, alcune le abbiamo già vinte, quindi il progresso continua. Non è facile raggruppare 16-18 ragazzi che arrivano da esperienze diverse ma pian piano ci stiamo riuscendo. Abbiamo tanti giovani e non è facile perché i livelli sono differenti, adesso ci sono atleti che possono giocare in Serie A e possono andare anche all'estero. Anche qui nel Meridione c'è da pescare o almeno lo spero. Non si può generalizzare perché ogni annata è diversa. La Sicilia offre aspetti fisici differenti con un livello tecnico discreto e spero ci sia qualcosa anche per la prossima Nazionale. Siracusa? Ho allenato due anni all'Eos Siracusa femminile (dal 1997 al ‘98, ndr) e ogni volta che torno mi vengono in mente tanti ricordi. Ho frequentato il Pala Lo Bello, questo palazzetto (il Pala Pino Corso, ex Akradina) non lo conoscevo, Siracusa è molto cresciuta a livello organizzativo e svolge un’attività molto vivace; anche se il capoluogo aretuseo non è al centro della Sicilia è davvero un punto di riferimento importante per tutto il movimento”. 


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