Campionati regionali Fisdir, Asd Filippide Siracusa protagonista - oltre che organizzatrice - al campo scuola Pippo Di Natale. La seconda edizione ha visto in gara ben 29 atleti del sodalizio di Antonio Esposito.

“E' stata un'autentica apoteosi - ha detto il presidente aretuseo che ha avuto al fianco anche un testimonial d'eccezione quale il campione di salto con l'asta, Peppe Gibilisco, oltre che gli amici della Nuova Augusta di Jano Mazziotta -, un successo organizzativo, considerato che ben 230 atleti, provenienti da tutta la Sicilia, si sono dati battaglia fra le corsie del Pippo Di Natale e le piattaforme dei lanci. Ci sono stati atleti impegnati in tutte le discipline di atletica, a dispetto di chi ritiene che ci siano dei limiti in quello che fanno. Atleti cha hanno disputato il lancio del giavellotto, del peso, del disco, del vortex, il salto in lungo, salto in alto e tutte le gare della corsa, dalla 5 Km di marcia alla corsa piana dai 50 mt ai 400 mt con risultati di tutto rispetto”.

“Ma lo spettacolo più emozionante - ha aggiunto Esposito -, è stato quello di vedere gareggiare per la prima volta dei piccoli atleti del Filippide, Alessandro e Jacopo: dei veri talenti, che sotto le cure degli allenatori che a loro si dedicano, sono arrivati rispettivamente 2° e 3° nella propria batteria dei 50 mt. Per fare un bilancio delle prestazioni e dei risultati, è bastata questa manifestazione, al Filippide, per balzare al 4° posto della classifica Regionale Fisdir assoluta fra le Società di Atletica leggera, fra le 16 società affiliate. Questo depone favorevolmente per affermare l'organizzazione ed i livelli raggiunti dalla nostra società e preparare i propri atleti per i prossimi appuntamenti e le relative trasferte in giro per la Sicilia. Non solo per ciò che concerne l'atletica ma anche il nuoto e il tennistavolo, con la consapevolezza che tutti gli sforzi ed i sacrifici per preparare ed allenare questi atleti speciali, vengono ripagati oltre che dai risultati, dalle emozioni che si vedono dagli occhi dei ragazzi quando vengono premiati sul podio, dalla soddisfazione degli operatori e dall'emozione incontenibile dei genitori e dei loro abbracci dopo aver tagliato il traguardo. E non solo della gara, ma della vita che, attraverso lo sport, li pone alla pari degli altri, abbattendo le differenze che sono solo nella mente di chi non ha consapevolezza dei reali valori dell'individuo”.
 


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